Cosa sono i beni strumentali? A cosa servono?

Cosa sono i beni strumentali e, soprattutto, che funzione hanno?

Cerchiamo di darvi una prima definizione: per beni strumentali si intendono quelli che un’impresa acquista per un uso pluriennale e, in questa categoria, è incluso: arredamento, apparecchiature elettroniche, frigo, condizionatori, stampanti, pc, cellulari…)

Un esempio? Un immobile, un macchinario, un computer, degli accessori. Il loro utilizzo nell’attività aziendale risulta pluriennale, per cui il loro costo deve essere spalmato per gli anni in cui questi beni concorrono alla produzione del risultato d’esercizio. A tal proposito si parla di ammortamento che non è altro che una pratica contabile e fiscale, in base alla quale il costo di un bene viene spalmato in diversi anni.

Facciamo un esempio concreto. Si pensi a un computer, quando si dice che il suo costo è ammortizzabile in 3 anni, significa che deve essere suddiviso per 3 e un terzo di esso partecipa al risultato d’impresa ogni anno.
beni strumentali

Ovviamente, se si consentisse all’azienda di detrarre il 100% del costo sostenuto per un bene strumentale in un solo esercizio, sul piano fiscale se ne incentiverebbe l’acquisto. Prendiamo nuovamente l’esempio del computer, che invece che essere ammortizzato in 3 anni, può essere fiscalmente detratto in un solo esercizio. L’impresa, piuttosto che attendere 3 anni per detrarne il costo di acquisto, potrà scaricarlo dalle imposte in un’unica soluzione e ciò rappresenterebbe un vantaggio fiscale non indifferente.

Tornando alla definizione, quindi, i beni strumentali sono tutti i beni materiali e immateriali destinati a essere utilizzati dalla gestione caratteristica.

Come è possibile acquisire un bene strumentale?

L’impresa può acquisire i beni strumentali in diverse maniere:

  • a titolo di proprietà;
  • comprandoli da terzi;
  • ricevendoli in uso con contratti di comodato gratuito;
  • in leasing;
  • in affitto;
  • tramite costruzione in economia o usufrutto.

Per quanto riguarda le modalità di acquisizione, la locazione è quel contratto con cui il proprietario di un bene lo concede in godimento a un locatario dietro il pagamento di un corrispettivo periodico. In questo caso non vi è ammortamento, perché l’impresa non ha sostenuto un costo per l’acquisto del bene strumentale, ma può detrarre tra i costi anche quelli relativi ai canoni di locazione versati nell’anno.

Invece che ricorrere alla locazione, l’impresa può prendere un bene strumentale in leasing, che consiste nella possibilità di goderne dietro il pagamento di un canone periodico, generalmente inclusivo delle spese di manutenzione e assicurazione, con la facoltà, al termine del periodo, di riscattare il bene, pagando un maxi canone. Il vantaggio del leasing è di godere ugualmente del bene strumentale, come se fosse di proprietà, ma senza immobilizzare tutti i fondi necessari in una sola soluzione.

Come possono essere classificati i beni strumentali?

I beni strumentali si possono dividere par natura o destinazione.

  1. Sono beni strumentali per natura quei beni che non sarebbero suscettibili di altro impiego, se non attraverso una trasformazione radicale. La distinzione tra le due categorie ha implicazioni pratiche, perché i beni strumentali per natura sono sempre ammortizzabili, anche quando non vengono impiegati direttamente nel ciclo produttivo.
  2. Sono beni strumentali per destinazione quelli utilizzati esclusivamente nell’esercizio dell’impresa. Essi vengono utilizzati direttamente dall’imprenditore all’interno del processo produttivo a titolo di proprietà o di altro diritto reale.

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